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Cos’è lo strappo muscolare, quali sono le cause e i tempi di recupero

17 Giugno 2020

Lo strappo muscolare – anche noto come distrazione muscolare – è una lesione che causa la rottura di alcune fibre che compongono il muscolo. È particolarmente frequente in ambito sportivo, soprattutto in quelle attività che richiedono un movimento muscolare esplosivo come ad esempio la pallavolo, il calcio, l’atletica.

Quali sono i muscoli maggiormente a rischio?

Qualsiasi gruppo muscolare può essere colpito dallo strappo muscolare: negli sportivi le sedi più comuni sono gli arti inferiori e superiori, i muscoli – flessori della coscia, adduttori, quadricipite, tricipite surale. Più raramente si manifestano strappi a carico della muscolatura addominale e dorsale.

Cosa può causarne la comparsa?

Questo tipo di lesione è solitamente causata da un’eccessiva sollecitazione dei gruppi muscolari – ad esempio brusche contrazioni o scatti improvvisi – spesso in condizioni di scarso allenamento, di disidratazione o in generale quando il muscolo è eccessivamente stanco per sostenere lo sforzo.

Come si manifesta?

Il sintomo principale dello strappo muscolare è un dolore acuto nella zona lesionata di insorgenza immediata durante lo sforzo, tanto più intenso quanto è la gravità della lesione. Quando il trauma è particolarmente grave ci si trova anche nell’impossibilità di muovere la parte interessata. Dopo circa 24 ore dall’infortunio, possono tuttavia emergere dei lividi localizzati più distalmente rispetto alla sede dello strappo.

Cosa si consiglia di fare appena dopo l’infortunio?

Anche quando il dolore avvertito risulta di lieve entità, è fondamentale sospendere immediatamente l’attività sportiva. In caso di sforzo prolungato infatti, si rischia di aggravare notevolmente la situazione.
Successivamente, si consiglia di applicare un impacco freddo – borsa del ghiaccio o spray – per ridurre la vasocostrizione ed eventualmente un bendaggio compressivo.

Quali sono i tempi di recupero dello strappo muscolare?

Le tempistiche variano innanzitutto dall’entità dell’infortunio: nei casi più lievi le lesioni si risolvono in 2/4 settimane, tempo in cui l’atleta deve rimanere a riposo. Nei casi più gravi può essere necessario l’intervento chirurgico.

In cosa consiste il percorso riabilitativo, utile per permettere la ripresa dell’attività sportiva?

Il trattamento manuale, l’utilizzo di terapie fisiche (come tecarterapia e ultrasuoni), un graduale ricondizionamento muscolare eventualmente con il supporto di taping, possono aiutare ad accelerare il recupero e migliorare la qualità del tessuto muscolare interessato riducendo anche la possibilità di recidive. Tra le terapie fisiche più efficaci c’è la tecarterapia, una metodica utile per ridurre i tempi di recupero che utilizza il trasferimento di cariche elettriche agli strati muscolari più profondi.

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Cos’è lo strappo muscolare, quali sono le cause e i tempi di recupero

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