Il padel – o paddle tennis – è uno sport di derivazione tennistica, particolarmente in voga negli ultimi anni. Nato in Sud America, si è velocemente diffuso in molti paesi del mondo: ad oggi si calcola che lo pratichino più di 15 milioni di persone.
Secondo uno studio condotto in Spagna su 113 giocatori amatoriali, l’infortunio più frequente è l’insorgenza di epicondilalgia laterale, in particolar modo di epicondilite, ovvero l’infiammazione dei tendini epicondiloidei.
Quali sono le cause?
Solitamente la patologia è causata da overuse, indotto dall’eccessiva ripetizione di alcuni movimenti. Spesso i praticanti sono dei tennisti ed il cambio di racchetta e di gesto specifico può influire sulla sua insorgenza.
Cosa comprende il progetto riabilitativo?
L’approccio alla patologia deve essere multimodale: oltre al trattamento farmacologico ed alle terapie fisiche antiflogistiche ed anti-infiammatorie, sono particolarmente utili la terapia manuale di decongestionamento e l’esercizio terapeutico.
In fase acuta e subacuta, si consiglia la combinazione di esercizi isometrici, eccentrici e concentrici, isoinerziali definiti in base ai sintomi e alla capacità di lavoro del complesso muscolo-tendineo. Nella fase successiva il fisioterapista ha il compito di ricondizionare l’atleta all’attività sportiva.
È opportuno inserire esercizi sport-specifici?
Assolutamente sì, è indispensabile per prevenire l’insorgenza di recidive. Sono utili principalmente per rinforzare il tendine e le catene muscolari coinvolte nel movimento specifico.
Il carico di lavoro va modulato e incrementato gradualmente per difficoltà, intensità e velocità di esecuzione.
Dopo quanto tempo il giocatore può riprendere l’attività sportiva?
In linea generale ci vogliono dalle 6 alle 8 settimane con sedute riabilitative progressive come carico di lavoro.