L’algodistrofia – anche nota come sindrome dolorosa regionale complessa – è una condizione cronica caratterizzata da dolore intenso e continuo a carico di un arto superiore o inferiore. Le braccia, le gambe, le mani e i piedi sono le parti del corpo maggiormente interessate.
Come si manifesta l’algodistrofia?
La sintomatologia principale dell’algodistrofia è un dolore acuto e persistente ad un arto o a parte di esso. Solo in alcuni casi si unisce al dolore una sensazione di bruciore al livello dell’arto interessato.
In aggiunta, possono comparire anche altri sintomi, tra cui:
- Alterazione dell’aspetto della pelle: la colorazione può variare da rossa e blu, la pelle può apparire disidratata e calda oppure molto fredda
- Alterazione della crescita dei capelli e delle unghie dell’arto interessato
- Rigidità e gonfiore articolare
- Tremori e spasmi muscolari
- Difficoltà di movimento dell’arto indolenzito
- Insonnia
- Fragilità ossea (osteoporosi).
Solo raramente l’algodistrofia può causare infezioni e ulcere cutanee, atrofia muscolare e contratture muscolari.
In generale, non c’è un tempo di decorso specifico per questa sindrome: può infatti durare da alcuni giorni fino a diverse settimane.
Le cause sono attualmente conosciute?
Secondo la ricerca scientifica, questa sindrome sarebbe causata da un malfunzionamento contemporaneo del sistema nervoso centrale e periferico, del sistema immunitario e del sistema circolatorio sanguigno. Tuttavia, non è ancora noto il motivo scatenante di questo malfunzionamento.
È anche stato riscontrato che la condizione si presenta spesso associata a fratture ossee, ustioni o bruciature, tagli e distorsioni articolari.
Come si effettua la diagnosi dell’algodistrofia?
Per diagnosticare una condizione come l’algodistrofia e conoscere in maniera approfondita il quadro sintomatologico, è necessario effettuare una diagnosi differenziale tramite un’accurata anamnesi. L’iter diagnostico solitamente prevede:
- Risonanza magnetica nucleare (RMN) o esame radiologico per escludere problemi alle ossa o ai tessuti molli
- Esami del sangue per escludere malattie infettive
- Studi di conduzione nervosa per escludere danni ai nervi.
In che modo la fisioterapia può aiutare i pazienti affetti da algodistrofia?
Nei casi di algodistrofia, la terapia fisioterapica è un valido supporto per alleviare la sintomatologia dolorosa causata dalla sindrome. Di fronte a questa condizione è necessario intraprendere un percorso di riabilitazione personalizzato al fine di migliorare la circolazione sanguigna, l’elasticità e la forza del muscolo e la motilità dell’arto interessato.
La mobilizzazione passiva va eseguita in maniera molto cauta e attenta; non si deve limitare all’articolazione interessata ma anche a quelle limitrofe. Gli esercizi attivi nella mobilità residua possono aiutare il paziente ad uscire dal circolo vizioso che si è creato a causa del dolore; vanno eseguiti in maniera molto graduale e sempre senza risvegliare la sintomatologia algica. Spesso è utile eseguirli in una piscina idroterapica (idrokinesiterapia) dove l’acqua calda può essere un valido alleato.
Per una prognosi migliore e per ridurre fin da subito i dolori acuti causati dall’algodistrofia, si consiglia di iniziare la fisioterapia quando la sindrome è agli esordi.