La frattura di Colles è comunemente nota come deformazione a dorso di forchetta. Di cosa si tratta, chi sono i soggetti maggiormente a rischio e qual è il ruolo del trattamento riabilitativo? Per rispondere a queste domande abbiamo intervistato la nostra fisioterapista Chiara Minetto.
Ciao Chiara, che cos’è la Frattura di Colles?
La frattura di Colles è una frattura completa dell’osso del radio con conseguente dislocazione ossea, deformità e impotenza funzionale. È una delle più comuni fratture del polso in seguito ad una caduta con braccia e mani distese (posizione paracadute dell’arto superiore con polso in estensione).
Chi è maggiormente a rischio?
Questo tipo di frattura si presenta frequentemente nei giovani a seguito di traumi sportivi: in particolare sono maggiormente a rischio coloro che svolgono attività come lo sci e il pattinaggio su ghiaccio, sport in cui sono numerose le cadute accidentali. Anche le persone in età avanzata sono soggette a fratture, principalmente per l’indebolimento delle ossa causato dalla vecchiaia.
Secondo le statistiche inoltre, la frattura di Colles si manifesta più frequentemente nelle persone di sesso femminile rispetto a quelle di sesso maschile, spesso in associazione a una condizione di osteoporosi.
Quali sono i sintomi più comuni?
Gli episodi di frattura di Colles sono caratterizzati da:
- dolore all’avambraccio e al polso
- intorpidimento
- ecchimosi
- gonfiore
- deformità del polso.
Inoltre, tutti i segni descritti sono spesso associati all’impossibilità di afferrare e manipolare oggetti e all’aumento dell’angolo fisiologico del radio distale.
Comunemente come viene gestita la frattura di Colles?
Il trattamento medico dipende strettamente dal tipo e dalla severità della frattura, dall’età e dal livello di attività del paziente.
Nel caso di una frattura composta il trattamento prevede solitamente un’immobilizzazione con gesso, mentre in condizione di frattura scomposta è spesso necessario ricorrere ad un intervento chirurgico.
Perché è fondamentale un adeguato trattamento riabilitativo?
Ad avvenuta consolidazione della frattura, è di primaria importanza avviare tempestivamente un adeguato percorso riabilitativo mirato a ripristinare l’ampiezza di movimento, la forza e la funzione del distretto. Il percorso riabilitativo può prevedere diverse modalità tra cui:
- crioterapia
- massaggio
- stimolazione con corrente elettrica
- mobilizzazione del distretto
- esercizio terapeutico mirato.
Sarà a discrezione del team riabilitativo la scelta del percorso più appropriato per per la gestione del dolore e per ottenere il recupero delle funzioni perse.