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La riabilitazione neurologica raccontata dalla Dottoressa Alessandra Florio

14 Febbraio 2018

Cosa s’intende per riabilitazione neurologica, quando è necessaria e come viene attuata nel programma riabilitativo? Ne parliamo con la Dottoressa Alessandra Florio, Medico Chirurgo specializzata in Medicina Fisica e Riabilitazione.

Cosa si intende con riabilitazione neurologica?

La riabilitazione neurologica si occupa del recupero funzionale neurologico per le persone affette da patologie del Sistema Nervoso (sia centrale che periferico). Le problematiche che affliggono queste persone e che le spingono a rivolgersi ad un centro riabilitativo sono di solito legate al livello di disabilità e di perdita funzionale. Potrebbero presentare:

  • difficoltà a camminare
  • stanchezza cronica
  • impossibilità ad usare la mano
  • perdita frequente di equilibrio.

La riabilitazione delle persone con disabilità può essere definita come un processo diretto a mantenere i migliori livelli funzionali possibili in ambito fisico, sensoriale, intellettivo, psicologico e sociale, riportando quanto suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

In quali casi è indicata?

La riabilitazione neurologica quindi può essere utile per molti pazienti che si trovano ad affrontare patologie o problematiche quali:

  • esiti di vasculopatia cerebrale come ictus ischemici ed emorragici (emiparesi)
  • malattie demielinizzanti, come la sclerosi multipla
  • atassia, ossia disordini neurologici che coinvolgono il controllo e la coordinazione dei movimenti volontari
  • malattie degenerative
  • disturbi del movimento, come la malattia di Parkinson
  • neuropatie periferiche
  • malattie neuromuscolari.

Come si attua il programma riabilitativo?

Tutte le patologie che danno luogo alla necessità di una riabilitazione neurologica sono complesse da trattare ed i migliori risultati si ottengono con un approccio multidisciplinare. Frequentemente si ricorre a logopedia e terapia occupazionale.

Il programma riabilitativo di un paziente neurologico deve comprendere tutte le cure necessarie per recuperare nel miglior modo possibile le funzioni motorie e cognitive perse con la malattia. Qualora non sia possibile un recupero completo, ci si occupa di individuare le strategie più adatte per permettere al paziente di utilizzare al meglio il patrimonio motorio residuo e di ridurre quanto più possibile le conseguenze sociali e ambientali della disabilità.

Le tecniche di cui si avvale la neuroriabilitazione si fondano sulla conoscenza delle strettissime connessioni anatomiche e funzionali esistenti tra gli organi effettori del movimento (muscoli, articolazioni, tendini) e l’organo di comando (il sistema nervoso). In sintesi, dalla consapevolezza che ogni nostra attività motoria viene comandata e continuamente controllata dal sistema nervoso, deriva la possibilità di agire in maniera terapeuticamente significativa su una struttura nervosa lesa o sofferente, mediante stimoli sensitivi estero e propriocettivi applicati sugli organi di movimento comandati dalla struttura nervosa stessa.
Gli interventi riabilitativi prevedono tecniche di neurofacilitazione, ricondizionamento neuromotorio (anche con metodo Bobath) e idrokinesiterapia.

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La riabilitazione neurologica raccontata dalla Dottoressa Alessandra Florio

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