31/05/2019

Atassia: intervista al Fisioterapista Azimut Alessandro Magarotto

Il nostro Fisioterapista Alessandro Magarotto oggi risponde alle nostre domande sull'atassia spiegandoci di cosa si tratta, quali sono le sue caratteristiche, come si effettua la diagnosi e quali sono le terapie indicate.


Cos’è l’atassia?


L’atassia o sindrome atassica è un disturbo del movimento volontario che comporta un deficit nella gestione e coordinazione del movimento stesso. È una patologia avente bassa incidenza nella popolazione e caratterizzata da differenti forme che si classificano a seconda della loro natura (ereditaria, congenita o acquisita) e del danno causato (atassia cerebellare, sensitiva, vestibolare, forme miste).


Quali sono le caratteristiche della patologia?


Ognuna delle forme è caratterizzata da differenti cause scatenanti e differente decorso. I disturbi che possono presentarsi comportano l’alterazione del controllo del movimento di capo, tronco e arti, l’alterazione del linguaggio e del cammino. 
Nel caso in cui vengano interessati capo e tronco il paziente fatica a governarne il movimento come vorrebbe e può presentarsi con il busto che pende da un lato. Quando vengono interessati gli arti i movimenti appaiono imprecisi e grossolani, avvengono errori nel dosaggio e nell’ampiezza di un gesto. Raggiungere un oggetto diventa problematico, portando a una difficoltà nello svolgimento di un compito. I movimenti possono apparire irregolari e può anche presentarsi tremore. Il cammino in questi pazienti è caratterizzato da problemi di equilibrio, instabilità, insicurezza, scarsa armonia e scarsa coordinazione che possono provocare frequenti cadute. Per via delle sue caratteristiche può essere definito come “cammino dell’ubriaco”. Spesso i problemi elencati portano a un deficit del movimento e della motilità personale, rendendo il paziente meno autonomo.
In alcuni casi anche il linguaggio può essere intaccato causando difficoltà nel parlare, in particolare nella produzione e nell’articolazione della parola (disartria).


Come si effettua la diagnosi?


La diagnosi è prevalentemente clinica e avviene attraverso visita medica con il neurologo ponendo attenzione alla valutazione dei sintomi presentati dal paziente, all’applicazione di test specifici (manovra di Romberg, prove indice-naso e tallone-ginocchio) e scale valutative. Qualora ritenuto necessario il medico può richiedere un approfondimento con indagini strumentali.


Quali sono le terapie indicate?


Non vi è un’efficace terapia farmacologica in grado di eliminare i sintomi dell’atassia, il trattamento indicato è quello riabilitativo: il fisioterapista dovrà individuare quali sono le maggiori difficoltà riscontrate dal paziente durante la giornata cercando di trovarvi soluzione. Gli esercizi proposti sono volti a insegnare al paziente a gestire i sintomi della patologia al fine di migliorare la sua abilità nello svolgimento delle attività della vita quotidiana, aumentandone così l’autonomia ed evitando di perdere le abilità residue. Qualora non sia possibile il recupero dovrà essere trovata una soluzione alternativa. Occorrerà inoltre lavorare sul cammino per aumentarne la sicurezza evitando così le cadute, eventualmente con l’utilizzo di un ausilio.