Si tratta del primo congresso a livello internazionale che pone il focus sulla riabilitazione delle strutture fasciali proponendo una visione unitaria.
Con strutture fasciali si intendono vari tessuti di struttura e funzione diversa: dal tessuto connettivo lasso al denso, dalle sierose ai legamenti viscerali, dal connettivo neurale a quello muscolare.
La Federative Committee on Anatomical Terminology definisce la fascia come "una guaina, un lenzuolo o un numero qualsiasi di altre aggregazioni dissecabili di tessuto connettivo che si forma sotto la pelle per attaccare, racchiudere, separare i muscoli e gli altri organi interni".
Il congresso nasce per affermare l'importanza che negli ambiti riabilitativi si sviluppi un'integrazione tra la concettuale anatomica rivolta al tessuto fasciale di per sé e quella funzionale da intendersi come network della continuità tra diversi livelli gerarchici di organizzazione corporea che si realizza attraverso la struttura multidimensionale e multifunzionale delle fasce stesse.
Questa prospettiva si inscrive nell'ottica dell'unicità e della globalità dell'Essere Umano e dunque, parte dal presupposto che il trattamento fasciale sarà incompleto se non viene ripristinato l'equilibrio corporeo. Al contempo se le resistenze fasciali non vengono risolte, il trattamento riabilitativo degli aspetti neuromuscolari non porta al ripristino di una dinamica corporea.
Tutti questi argomenti saranno oggetto di discussione al congresso che si terrà a Roma per due giorni.