Le lesioni muscolari rientrano tra i più comuni infortuni nel mondo dello sport.
Particolarmente frequenti nel calcio, queste lesioni sono comunque diffuse un po’ in tutti gli sport, arrivando ad essere il 15-20% di tutti gli infortuni tra gli atleti con un tasso di recidiva molto alto.
Sono difficili da trattare, spesso frustranti proprio per questa alta frequenza di ri-lesione. Come è stato dimostrato, è necessario più tempo per trattare il secondo episodio, mantenendo l’atleta al di fuori delle competizioni per diverse settimane.
I fattori di rischio per gli infortuni muscolari sono stati ben identificati e classificati:
Proprio quest’ultimo sembra di gran lunga il più consistente, dimostrando anche l’importanza di una corretta rieducazione funzionale.
Ogni programma riabilitativo deve essere sicuramente personalizzato. A seconda della gravità (elongazione vs distrazione) i tempi di recupero variano. Come linea guida generale possiamo stabilire che nella fase acuta delle lesioni degli hamstring (tendine del ginocchio), il trattamento dovrebbe focalizzarsi sul proteggere la zona di lesione e minimizzare la perdita di forza ed escursione articolare.
Ghiaccio, compressione e terapie fisiche come gli ultrasuoni, il l.a.s.e.r. o la diatermia sono comunemente utilizzati in questa fase.
La normalizzazione del cammino si ottiene in poco tempo, di solito entro i primi dieci giorni.
Il paziente può cominciare il rinforzo precocemente limitandosi all’arco di movimento non doloroso ed enfatizzando la componente eccentrica.
Progressivamente si deve riconquistare capacità contrattile e forza in tutto il range of motion e incrementare il controllo neuromuscolare dell’arto intero, fino ad arrivare ad esercizi specifici dello sport praticato.