05/12/2017

Conosciamo meglio la riabilitazione respiratoria con la nostra fisioterapista Stefania Intonti

Cos'è la riabilitazione respiratoria, quanto è diffusa e quali sono i suoi benefici? La nostra fisioterapista Stefania Intonti ha risposto a queste e altre domande per farvi conoscere meglio la riabilitazione pneumologica.

Cos’è la riabilitazione respiratoria?

Si tratta di un programma multidisciplinare di cura per pazienti con disfunzioni respiratorie. 
Molto spesso nell’immaginario comune, viene associata alla sola rieducazione dell’apparato respiratorio (inteso come distretto polmonare e muscolatura ad esso collegato ), invece si tratta di un vero e proprio percorso terapeutico basato sull’esecuzione di regolare esercizio fisico. 
Ha lo scopo di modificare l’impatto che la malattia  produce sulla qualità di vita del paziente, riducendone la gravità dei sintomi e migliorandone la capacità di aderire alle attività della vita quotidiana.

Questo trattamento riabilitativo è molto diffuso?

La riabilitazione pneumologica è una disciplina che ha assunto un ruolo primario nel trattamento  dei pazienti con malattie respiratorie ad andamento cronico. 
Le linee guida redatte dalla European Respiratory Society e la American Thoracic Society, sono quelle a cui ci riferiamo per spiegare cosa è, come deve essere applicata, perché è efficace e soprattutto da cui attingiamo nella stesura di ciascun programma di lavoro, aggiornato e totalmente personalizzato.
L'incremento della difficoltà respiratoria (dispnea,) porta all'inattività e anche al decadimento  dei muscoli periferici. Questa diventa una spirale negativa che si rinforza con un conseguente isolamento sociale, ansia e depressione. 
Il paziente sviluppa quindi disabilità, perdita dell'autonomia, limitazione nelle attività quotidiane, riducendo talvolta drammaticamente la propria qualità di vita. 
La malattia respiratoria come si è visto attacca la persona su numerosi fronti e proprio da questa multi-fattorialità nasce la necessità di un approccio multidisciplinare. Questa tipologia di pazienti necessita del supporto di molteplici figure qualificate: medici specialisti, personale infermieristico, fisioterapisti, psicologi, nutrizionisti.

Quali sono e quanto sono diffuse le patologie respiratorie?

Le malattie del sistema polmonare, sia acute che croniche, stanno assumendo dimensioni sempre più rilevanti soprattutto tra le persone sopra i 60 -65 anni, ma anche fra i giovani. Dalle ultime statistiche emerge che oltre il 15% della popolazione soffre di bronchite cronica e di asma bronchiale.
La sola Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, costituirà la terza causa di morte e la quinta per disabilità entro il 2020. 
Le patologie respiratorie si differenziano in due grandi categorie a seconda dell’eziopatogenesi: 
-Ostruttiva (BPCO). Affezione cronica polmonare caratterizzata da ostruzione bronchiale, con limitazione del flusso aereo, lentamente progressiva, causata da un’infiammazione cronica delle vie aeree e del parenchima polmonare. Caratterizzata da una riduzione della ventilazione per via di un ostacolo che impedisce l’ingresso dell’aria nei polmoni, come in presenza di corpi estranei, a causa di tumori o di altre patologie quali bronchiti, polmoniti ,asma bronchiale, enfisema.
-Restrittiva. Diminuzione della capacità polmonare totale (volume di aria complessiva contenuto nei polmoni dopo una inspirazione massima). Il polmone non è in grado di espandersi normalmente a causa di una compromissione anatomica o funzionale della gabbia toracica o del cavo pleurico. Le principali cause sono: paralisi respiratoria, trauma toracico, malformazioni scheletriche congenite o acquisite, fibrosi, aderenze pleuriche, pneumotorace.


Quando è utile la riabilitazione respiratoria e quali sono i principali effetti positivi?

La riabilitazione pneumologica è indicata per pazienti affetti da bronchite cronica, enfisema, bronchiectasie, asma bronchiale, fibrosi polmonare, oltre che per soggetti con disturbi respiratori del sonno e insufficienza respiratoria di qualsiasi origine. È inoltre utile per pazienti in attesa di interventi chirurgici, soprattutto al torace, o reduci da interventi chirurgici in genere. Lo scopo di questa terapia è quello di ridurre o quantomeno limitare la compromissione patologica, incrementare la performance fisica e mentale dei pazienti e favorirne il reinserimento sociale. Questa tipologia di pazienti spesso intraprende un percorso riabilitativo soltanto ad uno stadio avanzato della malattia. Nonostante anche i pazienti più gravi traggano vantaggi dal programma di riabilitazione, è chiaro che chi viene avviato in fase precoce ha la possibilità di sfruttare al massimo l’efficacia delle strategie preventive per arrestare la progressione della malattia. Tra i benefici più evidenti si individuano:
Miglioramento della respirazione grazie alla riduzione del danno funzionale respiratorio avvertito dal paziente
Incremento dell’attività fisico-motoria grazie al miglioramento della capacità respiratoria
Incremento della performance fisica
Miglior reinserimento sociale

I pazienti di grado lieve-moderato con l'allenamento presentano miglioramenti simili ai soggetti normali. I pazienti di grado severo, nonostante l’assenza significativi incrementi del VO2 (massima capacità polmonare), migliorano la resistenza e la sensazione di benessere.
I benefici della riabilitazione respiratoria devono essere valutati mediante esami e/o questionari di misura della qualità di vita. Ognuno di questi strumenti stabilirà, a partire dall’accesso al programma di riabilitazione respiratoria, qual è il livello di miglioramento della vita del paziente che è stato raggiunto.

Come si svolge la riabilitazione respiratoria e come si misurano i miglioramenti?

In primis è necessario portare con sé referti di visite specialistiche, eventuali lettere di dimissioni ospedaliere ed esami di laboratorio e spirometrici. 
Il programma di lavoro è costituito da un vero e proprio allenamento su più livelli:
• Allenamento dei muscoli inspiratori ed espiratori: in riferimento all’esercizio diretto ai muscoli respiratori e può determinare miglioramento della loro forza e tolleranza alla fatica. Al paziente viene insegnato il corretto utilizzo di materiale specifico ( Incentivatori di volume e flusso – Coach2, Flutter, PEP Mask, ecc.)  con cui esercitarsi anche a domicilio
• Allenamento di resistenza: generalmente è prescritto 3 volte la settimana e include esercizio per una durata di 20-60 minuti. Questo esercizio può basarsi su cammino o bicicletta terapeutica
• Allenamento di forza: migliorare la forza dei muscoli periferici, sia arti superiori che inferiori

Fornire ai pazienti le competenze per un utilizzo consapevole dell’esercizio e dell’attività fisica è uno dei capisaldi che ci prefiggiamo in un percorso rieducativo di questo tipo in modo da consentire loro una gestione ottimale della propria condizione anche a casa e al termine del programma.