L'ictus è la terza causa di morte in Europa, dopo le malattie del cuore e il cancro. Ma non solo, è anche la prima causa di disabilità tra gli adulti. Per contrastarlo è fondamentale giocare d'anticipo e nella prevenzione l'attività motoria ha un ruolo cardine.
Il termine ictus deriva dal latino e significa "colpo", si tratta dell'infarto cerebrale.
L'OMS definisce l'ictus come l'improvvisa comparsa di segni/sintomi riferibili a deficit focale e/o globale (coma) delle funzioni cerebrali, di durata superiore alle 24 ore o ad esito infausto, non attribuibile ad altra causa apparente se non a vasculopatia cerebrale.
L'ictus è causato dal mancato arrivo di sangue in una zona del cervello, si tratta di un meccanismo molto simile a quello che succede al cuore durante l'infarto del miocardio.
L'ipertensione, il diabete, il sovrappeso, stili di vita sedentari, il fumo sono tutti dei fattori che espongono i soggetti al rischio di ictus. Poi c'è da considerare il sesso e l'età e questi sono dei fattori chiaramente non modificabili. Infatti, l’incidenza dell’evento cerebrovascolare aumenta con l’età e a partire dai 55 anni raddoppia per ogni decade, basti pensare che la maggior parte degli ictus si verifica dopo i 65 anni. Inoltre, il sesso maschile è più colpito da questa patologia, ma c'è da considerare anche la predisposizione familiare.
Riveste un ruolo importante per la prevenzione di diverse patologie cardiovascolari e svolge un effetto protettivo anche nei confronti dell'ictus. Gli studi affermano che l'attività fisica è in grado di ridurre il rischio complessivo della patologia di oltre il 35%. Quando si parla di attività fisica non ci si riferisce solamente alle attività sportive in senso stretto, ma anche a tutte quelle attività che si espletano nella vita quotidiana e che comportano l'uso del corpo: fare i lavori domestici, usare la bicicletta per muoversi in città, salire e scendere le scale.
Bisogna però distinguere tra due tipi di attività motorie per combattere l'ictus:
quella "protettiva" che si rivolge a soggetti in buona salute e si svolge appunto per prevenire l'insorgenza di cause e fattori di rischio dell'ictus e quella "terapeutica" per il miglioramento delle condizioni identificate come fattori di rischio di ictus.
Gli effetti sono positivi su più fattori che riguardano l'ictus da vicino: invecchiamento, pressione arteriosa, patologie croniche, cardiovascolari, metaboliche ovvero tutte quelle condizioni favorenti le cause principali della patologia (placche aterosclerotiche, trombi, eventi emorragici). E quando ci riferiamo alle attività preventive intendiamo piccoli accorgimenti, basti pensare che per arrivare a 30 minuti di attività fisica aerobica moderata al giorno basterebbe:
Allora, in questo caso l'attività fisica va differenziata a seconda della condizione patologica da trattare: ipertensione, diabete e sovrappeso.
Ognuna di queste condizioni richiederà delle attività diverse e a queste andranno associate delle modifiche dello stile di vita, come ad esempio smettere di fumare, adottare delle diete povere di grassi ed eliminare l'assunzione di droghe e alcol.