L’utilizzo della Run Analysis come strumento di valutazione della biomeccanica della corsa viene proposto non solo ai runner professionisti, ma anche agli amatori che vogliono prendere coscienza della propria tecnica di corsa, migliorare le performance e valutare consigli specifici per ridurre il rischio di infortuni che molto spesso possono incorrere.
Abbiamo quindi chiesto a Moreno Brustia - fisioterapista e maggior esperto di Run Analysis in Azimut Riabilitazione - di raccontarci un caso studio. Tra i numerosi atleti che hanno già svolto l’analisi biomeccanica della corsa nel nostro Centro, Moreno ci parla dell’analisi di Lorenzo e delle evidenze riscontrate nel suo specifico caso.
L’identikit di Lorenzo
Negli ultimi mesi - racconta Moreno - ho avuto la possibilità di supportare numerosi runner professionisti e non, tra cui Lorenzo, un amante della corsa su strada che ha deciso di effettuare questa analisi per migliorare la sua qualità di allenamento e prendere coscienza della propria meccanica della corsa, con l’obiettivo di ridurre al minimo la probabilità di infortuni.
A primo impatto, Lorenzo si è definito come “una persona che ama allenarsi da solo e senza cuffie per sentire l’affanno e le sensazioni, per concentrarsi o anche per provare a distrarsi. Insomma, considera la corsa una forma mentale di allenamento”.
Scegliere l’analisi della corsa e il test per il calcolo della VAM per affrontare delle problematiche emerse nel corso del tempo
Lorenzo mi ha detto che, ormai da tempo, sente che la gamba sinistra non è come la destra: non riesce a “spingere” come vorrebbe, quindi pensa sia importante approfondire e cercare di risolvere questo problema.
Come si svolge l’esame
Dopo un breve riscaldamento, Lorenzo sale sul tapis roulant e inizia a correre come fa di solito, mentre l’innovativo sistema OPTOGAIT lo analizza al millesimo di secondo. Approfitta di questo momento per raccontarmi della sua passione per la corsa, delle gare che ha da tempo abbandonato e della voglia di rimettersi in pista.
Neanche ce ne accorgiamo e il test è già concluso. Analizziamo quindi i video insieme, parliamo dei risultati e dei parametri emersi: in effetti, la gamba sinistra “fatica” di più rispetto alla destra, ma non è nulla di grave.
La seconda parte dell’analisi biomeccanica della corsa
Dopo i primi consigli e correzioni sulla cadenza, passiamo al test VAMEVAL per il calcolo della velocità aerobica massima. Lorenzo quindi inizia a correre con velocità incrementale fino ad essere (quasi) esausto. Al termine del test e delle evidenze riscontrate, stilo una tabella tempo/distanza che serve per allenarsi in maniera più smart ed efficace.
Adesso l’analisi biomeccanica della corsa è ufficialmente finita!
Il feedback di Lorenzo
Alla fine del test, entusiasta del risultato e dei consigli ricevuti, Lorenzo ha deciso di prenotare una visita sportiva agonistica e di tornare a gareggiare come in passato: lo ha fatto per sé stesso, per tornare a divertirsi, ma anche per sentire l’affanno, come gli piace dire.
Nei giorni successivi al test, dopo aver ricevuto la tabella VAM che Moreno gli ha condiviso, Lorenzo ha mandato un ottimo feedback:
La tabella è utilissima e perfettamente tarata sui miei tempi attuali; proprio un paio di settimane fa avevo fatto una serie di 4x2.350m circa, con 500m di recupero. Le 3 ripetizioni iniziali le ho corse esattamente al 95-96% della VAM calcolata con te, mentre l'ultima equivale al 99-100% (ed era esattamente la sensazione che avevo mentre correvo, di andare al massimo delle possibilità per simulare un finale di gara).
[…]
Il grafico cardiaco di sabato è spettacolare: solo in un test del genere si può apprezzare una progressione dei battiti così lineare. Mi sono fermato a 179 bpm, credo di aver raggiunto davvero il massimo.
[…]
Sto abusando della tua disponibilità, ci tenevo però a dirti che se il tuo lavoro vivesse di recensioni avresti una media di 5 stelle, perché sai fare bene ciò che fai, spieghi le questioni tecniche in modo molto chiaro e metti a tuo agio le persone durante il test; ero un po' teso per il tapis roulant, ma alla fine me l'hai fatto digerire molto bene. Grazie di cuore per tutto e… alla prossima!
Moreno ci tiene ad aggiungere che…
…Come sempre sono io a ringraziare chi decide ci mettersi in gioco e desidera correre bene per stare meglio. La competizione sana, lo sport che unisce, la voglia di migliorarsi e di prendere coscienza del proprio corpo sono i principi che condividiamo con tutti i nostri pazienti. Aspettiamo quindi tanti altri runner che condividono con noi questi principi e sono curiosi di saperne di più.
Grazie Lorenzo per averci scelto, ci vediamo alla prossima!
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