20/01/2020

Condividiamo il nostro Fisioterapista e Osteopata Marco Candiloro con la UYBA Volley femminile

Azimut e la UYBA Volley femminile sono legate in un duplice modo. Il nostro centro di riabilitazione è partner tecnico della squadra di serie A e condivide con lei la professionalità di Marco Candiloro che fa parte dello staff medico in qualità di Fisioterapista e Osteopata. In occasione della ripresa del campionato italiano dopo la pausa natalizia, lo abbiamo intervistato per farci raccontare la sua esperienza a stretto contatto con le atlete.  


Ciao Marco, da quanto tempo collabori con la UYBA Volley? E cosa significa che Azimut è sponsor tecnico?

Sono ormai quattro stagioni che faccio parte dello staff medico della UYBA Volley femminile, composto da due medici e un altro fisioterapista. Il fatto che Azimut sia sponsor tecnico significa che possiamo contare su tutti i servizi e la struttura del nostro centro e le atlete, in caso di riabilitazione lunga, possono seguire il loro programma riabilitativo in Azimut.

In linea generale, quali sono i compiti dello staff medico?

La gestione dei problemi derivanti da infortuni sono solo una parte del nostro lavoro, la sfida più grande è quella di evitarli, monitorando e gestendo i carichi di lavoro delle ragazze. In pratica modifichiamo le schede pesi insieme al preparatore atletico al fine di scongiurare al massimo la possibilità di infortuni da overuse.

Mi corregga se sbaglio: non si tratta della sua prima esperienza nel mondo sportivo, vero? 

Sì, è corretto. Sono molto legato al mondo dello sport, per la precisione al basket perché sono stato cestista professionista. Poi come Fisioterapista e Osteopata, nel corso degli anni, ho collaborato con altri team di pallavolo: la Powervolley Milano maschile in A1, il Segrate maschile in serie B e la Busnago Volley femminile in A2. Ad oggi conto 14 stagioni a bordo campo di squadre di pallavolo professioniste. 

Torniamo alla Yamamay di Busto Arsizio, quali sono le attività che svolge quotidianamente insieme alle atlete? 

Ogni pomeriggio, mezz'ora prima dell'allenamento eseguo i bendaggi funzionali sulle atlete che ne hanno necessità oppure monitoro le ragazze che devono eseguire degli esercizi illustrati in precedenza come warm up.
Successivamente inizia l'allenamento vero e proprio e, se non ho atlete da seguire, monitoro le ragazze da bordo campo oppure resto a disposizione nella sala delle terapie o in sala pesi. Poi alla fine della preparazione atletica, chi ha bisogno di trattamenti si ferma con me, chiaramente questo succede anche dopo le partite.

Nella pallavolo quali sono gli infortuni traumatici che si manifestano maggiormente? 

Se parliamo di problematiche traumatiche, l'articolazione più interessata è sicuramente quella delle dita. Basti pensare alle pallonate che si ricevono a muro per rendersi conto di quanto sia elevata la percentuale di lussazione o frattura delle falangi. Per quanto riguarda gli arti inferiori, i traumi più frequenti sono invece, le distorsioni della caviglia e in secondo luogo del ginocchio.
Mentre le problematiche da sovraccarico riguardano in primis la spalla e le tendinopatie  degli arti inferiori, ossia riguardanti il tendine rotuleo o achilleo e in minor misura, tendinopatia adduttoria perché c'è poca componente di corsa e di cambio di direzione in questa disciplina sportiva. E poi possono presentarsi dolori - sempre da sovraccarico - al rachide lombare.

Come sta andando la stagione delle ragazze?

Siamo appena entrati nel Girone di Ritorno e le ragazze hanno disputato un ottima Andata che le ha portate al secondo posto in classifica.
Siamo molto contenti del team e sappiamo di avere un roaster da prima fascia, ma siamo anche consapevoli che abbiamo dietro di noi squadroni che incalzano e hanno a disposizione budget stellari. Sarà veramente dura mantenere questa posizione anche perché il Campionato Italiano è veramente tosto, considerato che si tratta quello di maggior livello del mondo. 
Tra l'altro il Campionato è ancora lungo e tutti gli altri obiettivi sono ancora in ballo. Andiamo incontro ad un periodo molto impegnativo perché il prossimo mese disputeremo il secondo turno di Coppa Cev, i quarti di finale che in caso di vittoria porteranno al Final Four di Coppa Italia e poi ci sono ovviamente le partite di campionato. 
Quindi, rischiamo di avere fino a un massimo di 10 partite dal 15 gennaio al 15 febbraio e questo ovviamente sottopone le atlete al pericolo di patologie da sovraccarico e la nostra missione sarà appunto di monitorare e scongiurare questi rischi.