La fibromialgia (o FMS) è una patologia caratterizzata da dolore generalizzato e rigidità muscolare, frequentemente si manifestano anche fatica cronica e disturbi del sonno. Spesso è associata ad altre patologie reumatiche o sistemiche, come la sindrome dell'intestino irritabile.
La diagnosi è prettamente clinica: non esistono esami specifici e si basa sulla valutazione da parte del medico fisiatra a seguito della visita fisiatrica, se necessario in collaborazione con altri medici specialisti (ad esempio il reumatologo).
La sindrome da fibromialgia è considerata un problema sistemico che coinvolge anomalie biochimiche, neuroendocrine e fisiologiche, portando a un disturbo della percezione del dolore. I sintomi associati all'FMS possono avere origine da cause primarie o secondarie: solitamente si associano patologie pre-esistenti a una trauma scatenante, quale un forte trauma fisico o emotivo.
Il trattamento più efficace è una combinazione di educazione, riduzione dello stress, esercizio fisico e farmaci.
Secondo gli studi più recenti l'esercizio aerobico e il rinforzo muscolare sono altamente raccomandati per la gestione di pazienti con dolore cronico, come quelli con FMS. In particolare, è stato dimostrato che l'attività aerobica migliora i sintomi associati ai disturbi dell’umore, il metabolismo cellulare, la capacità respiratoria del paziente e il tono muscolare, riducendo le sensazioni dolorose.
Le ultime ricerche hanno dimostrato che l’idrokinesiterapia è un’ottima modalità di allenamento per i pazienti fibromialgici: la spinta idrostatica consente al paziente di eseguire esercizi senza eccessivi sforzi muscolari e articolari, mentre il tepore dell’acqua (compresa tra i 30° e i 34° per questo scopo) favorisce il rilassamento muscolare, alleviando i sintomi dolorosi.
Per questi motivi la terapia in acqua è sempre ben tollerata e rappresenta un valido aiuto nell’approccio della fibromialgia all’interno di un progetto riabilitativo multidisciplinare.