01/08/2018

MAT e riabilitazione sportiva

In cosa consiste il MAT? Quando è utile e come si svolge il programma riabilitativo?
Federico Bristot, Fisioterapista Azimut, ha sviluppato il tema con articolo pubblicato su Sport e Medicina. Condividiamo con voi i punti salienti. 

Cos'è il MAT e quando viene impiegato? 

"Negli utlimi decenni l'utilizzo dell'innesto di menisco da donatore ha riportato una notevole evoluzione sul piano della tecnica chirurgica e delle indicazioni terapeutiche. In casi selezionati il MAT (meniscal allograft transplantation) rappresenta l'unica opzione per tentare di rallentare il processo di degenerazione artrosica in pazienti che hanno subito una meniscectomia sub-totale o totale. Le statistiche internazionali evidenziano un maggiore impiego nell'ultima decade rispetto alla precedente, con un'incidenza superiore nel sesso maschile rispetto al femminile, nella fascia di età compresa tra i 25 e i 35 anni. Le revisioni della letteratura concordano che l'indicazione principale per il trattamento dei sintomi per sovraccarico compartimentale in seguito meniscectomia, è relativa a soggetti giovani, in assenza di danni cartilaginei severi, con buona stabilità legamentosa e un allineamento articolare"

Ci sarà un ricorso più esteso al MAT?

"Considerando i risultati incoraggianti (l'indice di soddisfazione è superiore all'80%), è presumibile che nei prossimi anni si possa segnalare una crescita e un utilizzo di questa procedura ad un'ampia gamma di pazienti, seguendo una direzione di orientamento terapeutico che si avvicina sempre più alla salvaguardia e al rispetto della fisiologia articolare"

Come si svolge?

"I menischi sono prelevati da donatore deceduto e conservati in vere e proprie banche del tessuto muscoloscheletrico. Per questo genere di trapianti non è necessaria una terapia immunosoppressiva ed il rischio di infezione è praticamente nullo. La metodica più comune per la corretta taglia dell'innesto è la pianificazione attraverso immagini radiologiche (sia con rx che rmn) in cui vengono calcolate le dimensioni in larghezza lunghezza e altezza. I grafi, precedentemente criopreservati, vengono fissati con differenti tecniche, i pochi studi di comparazione effettuati non hanno dimostrato l'outcome migliorativo di una tecnica di fissaggio rispetto ad un'altra. Saranno indispensabili altri studi di alta qualità per identificare le differenze tra le diverse tecniche chirurgiche e per accertarsi dell'effetto condroprotettore del MAT".

Quali sono i vantaggi del MAT?

"Le evidenze scientifiche concordano nel dire che:
-il MAT migliora i sintomi, la funzione e la qualità di vita anche dai 7 e 14 anni di
follow up
-il ritorno alla sport allo stesso livello è presente nel 75-85% del pazienti nel breve e
medio-termine
-in associazione a procedure sulla cartilagine e di ricostruzione legamentosa, l'innesto con MAT non peggiora l'outcome finale"
Quanto è importante la riabilitazione e come deve svolgersi?
"Il programma riabilitativo deve prevedere un progetto accurato e basato sui protocolli
più aggiornati. Il rispetto delle indicazioni e dei criteri di passaggio da una fase
a quella successiva è fondamentale per l'integrazione del trapianto e per la buona
riuscita del recupero funzionale"

Quali sono i comportamenti da evitare?

"Per 6 mesi si consiglia di evitare le attività con forze di taglio, rotazioni e i cambi di
direzioni
Per 6 mesi non occorre forzare la flessione oltre i 120°
Per 5 mesi sono sconsigliate: resistenze laterali, resistenze eccessive con macchine isotoniche, isocinetiche, isoinerziali"

Quando si torna all'attività sportiva?

"I criteri di rientro per lo sport rimangono quelli validi e riconosciuti dalla comunità scientifica per la: funzionalità del ginocchio, a 6 mesi viene normalmente effettuato un controllo in risonanza magnetica. Il retum to play viene accordato tra chirurgo e rieducatore, normalmente non prima dei 9 mesi"