Nei primi mesi di vita il reflusso gastroesofageo è molto comune nei bambini sani.
È caratterizzato dalla risalita di latte dallo stomaco e conseguente rigurgito, un meccanismo utile al neonato per regolare le pressioni toraco-addominali.
A differenza del semplice rigurgito emesso dopo la poppata o il ruttino, questa condizione si manifesta con altri sintomi:
Le causa possono essere di natura fisica e/o meccanica: più frequente è l’immaturità della funzione del cardias, una valvola che separa lo stomaco dall’esofago.
Altri fattori sono: il frenulo linguale corto, una suzione non ottimale, la tensione su cervicale e/o sulle spalle, il disequilibrio di pressione tra torace e addome.
Il reflusso diventa patologico quando è accompagnato da altri sintomi: la perdita di peso è il più comune.
Il trattamento manuale è molto delicato, non è doloroso e non disturba il bambino; solitamente in poche sedute si iniziano a notare benefici evidenti.
L’osteopata, dopo un’attenta valutazione, agisce sulle diverse strutture che possono influenzare la corretta funzione gastrica e intestinale. Lo scopo è di riequilibrare le zone di tensione e ridurre le compressioni sulle strutture che concorrono a creare le cause del reflusso.
I genitori possono facilmente mettere in pratica qualche consiglio per aiutare i propri bimbi, ad esempio:
- tenerlo il più possibile in posizione retta ed evitare di sdraiarlo subito dopo aver mangiato
- verificare che la suzione avvenga nel modo corretto
- controllare il peso corporeo e consultare il pediatra di fronte a variazioni notevoli.