La scoliosi è una deviazione laterale della colonna vertebrale associata alla rotazione dei corpi vertebrali. Nella maggior parte dei casi interessa la fase di crescita dello scheletro durante la spinta puberale.
La si definisce un dismorfismo, ossia una modificazione permanente e strutturale della colonna. Si distingue dall’atteggiamento scoliotico (anche conosciuto come paramorfismo e molto comune nei bambini e nei ragazzi) che spesso è causato dalle posture mantenute a scuola e durante lo studio in cui la colonna vertebrale presenta una deviazione totalmente correggibile e senza alcuna rotazione vertebrale o sporgenza (gibbo).
Nell’80% dei casi la scoliosi è idiopatica, ossia non se ne conosce la causa. Statisticamente sono colpiti dalla scoliosi idiopatica il 5-7% dei ragazzi in fase di crescita, con un rapporto di 7 a 1 delle femmine sui maschi. Circa il 10% di questi casi richiede un trattamento conservativo ortopedico e fisioterapico e, fortunatamente, solo lo 0,1-0,3% un intervento chirurgico per correggerne la deformità.
Pur non conoscendo l’esatta causa di insorgenza della scoliosi, si è visto essere una patologia con una forte influenza genetica e con un’alta percentuale di familiarità della trasmissione, che significa che se qualcuno in famiglia ce l’ha, è probabile che anche altri ne soffrano, sia pure con diversa gravità.
Il tipo di trattamento è totalmente personalizzato in base alla gravità della curva e all’età del paziente. Nei casi più lievi è sufficiente il monitoraggio clinico con visite specialistiche periodiche associato a un percorso fisioterapico di ginnastica correttiva.
Se la scoliosi è più pronunciata (intorno ai 20-40 gradi) è necessario indossare
un corsetto con spinte correttive realizzato rigorosamente su misura. Il trattamento conservativo con corsetto ed esercizi, se precoce, porta a grandi risultati sia nei confronti della curva scoliotica sia dell’estetica del corpo.
È importante continuare a sensibilizzare la popolazione per stimolare controlli precoci e la conseguente diagnosi. Riconoscere la scoliosi già dai primi sviluppi è fondamentale per poter evitare l’evolutività della curva, migliorare l’estetica e trattare la patologia nelle fasi iniziali così da evitare l’intervento chirurgico.
L'osservazione della schiena dei piccoli pazienti deve iniziare dai genitori e continuare con il pediatra.
L'estate è il momento ideale per osservare la schiena del proprio figlio: con un abbigliamento più leggero, sulla spiaggia o in piscina è sicuramente più facile evidenziare asimmetrie corporee e deformità della colonna.
Attenzione dunque ai campanelli d’allarme:
L’appello del team Azimut è di non avere timore di ricorrere al pediatra anche in caso di dubbio o preoccupazione, che a sua volta tranquillizzerà il genitore o consiglierà una visita specialistica con il medico ortopedico o con il fisiatra.